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Eritropoietina: il doping del futuro?
L’eritropoietina (EPO) è una proteina prodotta naturalmente dal nostro corpo che regola la produzione di globuli rossi. È stata introdotta nel mondo dello sport come una forma di doping per aumentare la capacità di trasporto di ossigeno dei muscoli e migliorare le prestazioni atletiche. Tuttavia, negli ultimi anni, è emersa una nuova forma di EPO sintetica che sta diventando sempre più popolare tra gli atleti: l’eritropoietina ricombinante umana (rHuEPO).
Storia dell’EPO nel doping
L’EPO è stata utilizzata per la prima volta come forma di doping negli anni ’80, quando gli atleti di resistenza hanno iniziato a sperimentare con il farmaco per migliorare le loro prestazioni. Tuttavia, è diventata più diffusa negli anni ’90, quando è stata introdotta l’eritropoietina ricombinante umana (rHuEPO) sul mercato. Questa forma sintetica di EPO è stata sviluppata per trattare l’anemia in pazienti con malattie renali e ha dimostrato di aumentare significativamente la produzione di globuli rossi.
Con l’aumento della popolarità dell’EPO nel mondo dello sport, sono emersi numerosi casi di doping. Uno dei casi più noti è stato quello del ciclista Lance Armstrong, che ha ammesso di aver utilizzato l’EPO durante la sua carriera. Altri atleti, come il maratoneta Keniano Wilson Kipsang, sono stati squalificati per l’utilizzo di EPO.
Come funziona l’EPO
L’EPO agisce stimolando la produzione di globuli rossi nel midollo osseo. I globuli rossi sono responsabili del trasporto di ossigeno ai muscoli e un aumento della loro produzione può migliorare significativamente le prestazioni atletiche. L’EPO sintetica, come la rHuEPO, ha una struttura simile all’EPO naturale prodotta dal nostro corpo, ma è più potente e ha una durata più lunga nel corpo.
La rHuEPO viene somministrata tramite iniezioni sottocutanee o endovenose e può essere rilevata nel sangue fino a 72 ore dopo l’assunzione. Tuttavia, gli atleti che utilizzano l’EPO spesso seguono un regime di microdosing, in cui assumono piccole dosi frequenti per evitare di essere rilevati dai test antidoping.
Rischi e effetti collaterali
Sebbene l’EPO possa migliorare le prestazioni atletiche, ci sono anche rischi e effetti collaterali associati al suo utilizzo. Uno dei rischi più gravi è l’aumento della viscosità del sangue, che può portare a coaguli di sangue e, in casi estremi, a ictus o infarto. Inoltre, l’utilizzo di EPO può causare un aumento della pressione sanguigna e un sovraccarico dei reni, che possono portare a danni permanenti agli organi.
Altri effetti collaterali includono mal di testa, nausea, vertigini e crampi muscolari. Inoltre, l’utilizzo di EPO può portare a una riduzione della produzione di testosterone negli uomini e a un aumento dei livelli di estrogeni nelle donne, con conseguente alterazione dell’equilibrio ormonale.
Il futuro dell’EPO nel doping
Nonostante i rischi e gli effetti collaterali, l’EPO rimane una delle forme di doping più popolari tra gli atleti di resistenza. Tuttavia, con l’avanzamento della tecnologia e della scienza, sta emergendo una nuova forma di EPO che potrebbe diventare il doping del futuro: l’eritropoietina ricombinante umana di terza generazione (rHuEPO3G).
La rHuEPO3G è stata sviluppata per essere ancora più potente e duratura rispetto alla rHuEPO. Inoltre, è progettata per essere indistinguibile dall’EPO naturale prodotta dal nostro corpo, rendendola ancora più difficile da rilevare nei test antidoping. Questa forma di EPO è ancora in fase di sviluppo e non è ancora disponibile sul mercato, ma è probabile che diventi una forma di doping sempre più popolare una volta che sarà disponibile.
Conclusioni
L’EPO è stata una forma di doping diffusa nel mondo dello sport per decenni e continua ad essere utilizzata nonostante i rischi e gli effetti collaterali associati. Con l’avanzamento della tecnologia, è probabile che nuove forme di EPO, come la rHuEPO3G, diventino sempre più popolari tra gli atleti. Tuttavia, è importante ricordare che l’utilizzo di EPO è illegale e può causare gravi danni alla salute. Gli atleti dovrebbero invece concentrarsi sull’allenamento e sulla dieta per migliorare le loro prestazioni, piuttosto che ricorrere al doping.
Inoltre, è importante che le autorità sportive continuino a sviluppare e implementare test antidoping sempre più sofisticati per rilevare l’utilizzo di EPO e altre forme di doping. Solo attraverso un’azione rigorosa e una maggiore consapevolezza sui rischi e le conseguenze del doping, possiamo sperare di mantenere lo sport pulito e sicuro per tutti gli atleti.